Sánchez firmerà un trattato di amicizia con Macron che metterà le relazioni con la Spagna al livello di Germania e Italia

Il testo prevede l’istituzione di un Consiglio di difesa e sicurezza e di un gruppo di lavoro sulle questioni migratorie

MADRID, 17 gennaio (EUROPA PRESS) –

Il presidente del governo, Pedro Sánchez, e il presidente della Francia, Emmanuel Macron, firmeranno questo giovedì a Barcellona un nuovo trattato di amicizia e cooperazione che porrà le relazioni della Spagna con la Francia a livello nazionale con Germania e Italia, gli unici due paesi che hanno firmato l’accordo di questo tipo.

Dall’Eliseo hanno evidenziato martedì la firma “simbolica” di questo accordo per la sua straordinarietà e l’hanno inquadrata nella “densità e intensità” che già esiste nel rapporto bilaterale così come nella “convergenza”. ” che riguarda le principali questioni dell’Europa e la volontà di Macron e Sánchez di approfondire ulteriormente le relazioni.

Per la precisione, martedì il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla firma di un nuovo accordo, la cui elaborazione è stata concordata da Sánchez e Macron in un vertice tenutosi nel marzo 2021 a Montauban. Come sottolinea Moncloa, si cerca di “sistematizzare e istituzionalizzare il rapporto bilaterale con la Francia, aumentandone le ambizioni di sviluppo e il livello di intesa nelle aree di interesse comune”.

Inoltre, “stabilisce un quadro per le relazioni bilaterali tra i due Paesi adattato alla natura del nostro coordinamento, non solo come vicini, ma come Stati membri dell’Unione europea e alleati della NATO”, che è stato specificato dal Governo in riferimento a il Consiglio dei Ministri.

Il testo si compone di un preambolo e di dieci titoli, l’ultimo dei quali è una serie di disposizioni finali, per un totale di 36 articoli.

Il preambolo copre i principi alla base di questa relazione, gli obiettivi da raggiungere — l’approfondimento della cooperazione e del coordinamento strategici, compresa la cooperazione transfrontaliera e con le regioni periferiche — e il quadro all’interno del quale si sviluppa tale relazione.

CONSIGLIO DI DIFESA E SICUREZZA

In materia di politica estera e di difesa, compresa nel Titolo III, è previsto un Consiglio di Difesa e Sicurezza franco-spagnolo composto dai Ministri degli Esteri e della Difesa dei due Paesi, che si riunirà annualmente per esaminare questioni di politica. e progressi nella politica di difesa e sicurezza.

Per quanto riguarda la cooperazione sui temi della giustizia e degli affari interni, discussi nel Capitolo VI, è prevista la promozione di un meccanismo di dialogo strutturato tra le due amministrazioni, soprattutto attraverso consultazioni periodiche tra i Ministri dell’Interno e l’istituzione di un Consiglio franco- Gruppo di lavoro spagnolo sulle questioni migratorie.

Allo stesso modo, come specificato da Moncloa, il ministro della Cultura dovrebbe tenere consultazioni annuali e i ministri incaricati degli affari economici, commerciali, industriali e digitali si incontrano periodicamente per promuovere nuove collaborazioni nelle loro aree di competenza. Inoltre, le parti promuoveranno lo svolgimento annuale di forum economici e commerciali bilaterali.

Nel titolo VII, relativo a sviluppo sostenibile, energia, trasporti, agricoltura e alimentazione, Spagna e Francia hanno ribadito il proprio impegno per lo sviluppo delle interconnessioni tra i due Paesi, nonché della Politica agricola comune e della Politica comune della pesca, ricordando anche l’importanza della commissione per l’agricoltura mista nei vari settori produttivi.

Nel campo della salute è stabilito il riconoscimento dei certificati sanitari e medici di entrambi i paesi, mentre nel campo della manodopera è prevista la formazione di un gruppo di lavoro annuale tra i ministeri competenti sul miglioramento del lavoro dignitoso e di qualità, salari minimi, dialogo sociale, inclusione sociale, economia sociale e solidarietà e finanziamento, parità di genere e protezione sociale.

Infine, è prevista anche la costituzione di un Comitato consultivo per la cooperazione frontaliera, composto da rappresentanti delle amministrazioni competenti a monitorare le strategie di cooperazione transfrontaliera.

Moncloa ha chiarito che l’Accordo di amicizia e cooperazione “contiene dichiarazioni politiche e impegni programmatici che non comportano un obbligo finanziario nei confronti del Tesoro Generale né effettuano alcun esborso di fondi”.

Daniel Jensen

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