Salvini si scusa per le polemiche su Bolsonaro in Italia | Mondo | DW

“Chiedo scusa al popolo brasiliano, rappresentato dal Presidente della sua Repubblica, per la straordinaria polemica anche nel commemorare i caduti che hanno perso la vita difendendo il nostro Paese e liberandolo dall’occupazione nazista”, ha detto Salvini a Pistoia (centro), dove Bolsonaro ha partecipato oggi a una cerimonia in memoria dei 500 brasiliani morti nella seconda guerra mondiale.

L’atto ufficiale, al quale hanno partecipato le autorità brasiliane e locali, si è svolto davanti a un monumento eretto nel cimitero della città in memoria dei soldati brasiliani caduti in battaglia contro i nazisti, chiamati “pracinhas”, e le cui spoglie furono traslate nel anni ’60 in Brasile.

Il leader della Lega ha assicurato che “la polemica politica è impossibile quando si tratta di onorare i caduti per darci la nostra libertà” e lo ha ritenuto un “atteggiamento vergognoso nei confronti di qualcuno che è stato accolto da (capo dello Stato italiano Sergio) Mattarella e (premier Mario ) Draghi”.

Protesta contro Bolsonaro

Le proteste di lunedì contro Bolosonaro hanno portato a violenti scontri tra manifestanti e polizia, che li ha caricati e ha usato gli idranti per disperdere un concentrato di circa 500 persone che si sono opposti alla presenza del presidente brasiliano a Padova (nord).

Bolsonaro ha ricevuto ieri il titolo di cittadino onorario del piccolo comune di Anguillara Veneta, in provincia di Padova, con una popolazione di circa 4.000 abitanti e da cui il bisnonno Vittorio Bolzonaro si recò con la famiglia in Brasile nel 1888.

Salvini, che ha definito “sorprendente” e “irreale” la polemica scatenata dalla visita di Bolsonaro, ha detto di essere stato invitato all’evento dall’ambasciata brasiliana e di sentirsi “molto felice” di essere nell’omaggio perché “non c’è stato nessun primo e prima divisione “seconda caduta”.

“Ringrazio (Bolsonaro), se dobbiamo aspettare un presidente di sinistra, alcuni terroristi italiani saranno ancora liberi in Brasile”, ha detto, riferendosi a Cesare Battisti, rifugiato in Brasile fino al 2019 quando è stato arrestato ed estradato Per l’Italia.

Interrogato sulla gestione della pandemia di Bolsonaro, per questo accusato di crimini contro l’umanità nel suo Paese, Salvini ha assicurato che “sarà storia” a decidere.

Diverse associazioni hanno rifiutato nei giorni scorsi il riconoscimento dell’onorificenza da parte del concistoro e anche la diocesi di Padova ha mostrato “forte vergogna” in una nota in cui ha invitato Bolsonaro a promuovere in Brasile politiche che rispettino la giustizia, la salute, l’ambiente e sostengano persone poveri.

è (efe, afp)

Lance Norris

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