Al centro del nuovo numero della rivista “Affari Sensibili”, la questione degli esiliati politici italiani, la cui giustizia francese sta attualmente esaminando le pratiche in vista dell’estradizione. Questo documentario inizia con il momento che l’Italia attende da trentasette anni: l’arrivo di Cesare Battisti, ex militante del PAC (Proletariato Armato per il Comunismo), condannato in contumacia all’ergastolo per omicidio o coinvolgimento. in quattro omicidi. Egli stesso ha incarnato quarant’anni di contese tra Francia e Italia.
“La vicenda di Battisti sarà senza dubbio l’apice delle incomprensioni e delle incomprensioni franco-italiane. È davvero un momento culminante. Perché Battisti è diventato famoso in Francia, perché è stato celebrato in Francia, e perché improvvisamente, da parte italiana, abbiamo fatto anche lui caso simbolico.
Marc Lazar, storico specializzato in ItaliaIn “Problemi sensibili”
L’Italia è sempre stata sorpresa dal sostegno francese e dalla mobilitazione di intellettuali e media a favore di Cesare Battisti. Stabilitosi in Francia per quindici anni, vi ha condotto una carriera come scrittore di thriller di successo. Pertanto, il 14 gennaio 2019 rappresenta una vendetta per il Paese – ma anche, da un lato, per il governo di estrema destra di Matteo Salvini.
La vendetta della fascia destra
Visto dalla polizia, Cesare Battisti è sceso dall’aereo dalla Bolivia, dove si nascondeva a seguito di un atto di estradizione firmato dal Brasile subito dopo l’elezione del capo di stato di un altro sovrano di estrema destra, Jair Bolsonaro.
Per salutare l’uomo che considera il nemico pubblico numero uno, il vicepremier italiano ha indossato lo stemma della “Polizia”, la sua giacca da guardia carceraria della Guardia dei Sigilli. Una performance che ha persino disgustato alcune famiglie delle vittime del terrorismo di estrema sinistra.
“Il modo in cui Battisti è stato accolto in aeroporto, il modo in cui è stato presentato come un trofeo, penso sia un peccato. Sembra il Far West”.
Benedetta Tobagi, figlia di Walter Tobagi, giornalista ucciso nel 1980 da gruppi di sinistraIn “Problemi sensibili”
Come ricordano altri documentari, i gruppi di sinistra che sostengono la lotta armata non sono stati gli unici responsabili dei violenti “anni di leadership”, il periodo che va dalla fine degli anni ’60 all’inizio degli anni ’80. coinvolgimento nello Stato, gruppi di destra hanno compiuto diversi attentati, come quello di piazza Fontana a Milano nel 1969 (16 morti), o la stazione ferroviaria di Bologna nel 1980 (85 morti).
Estratto da “Brigate Rosse: fine dell’esilio?”, documento da visionare il 28 marzo 2022 in “Sensitive Affairs”, rivista presentata da Fabrice Drouelle e coprodotta da France Télévisions, France Inter e INA basata sulla trasmissione originale di France Inter.
> Le repliche della testata giornalistica France Télévisions sono disponibili sul sito web di franceinfo e sulla sua applicazione mobile (iOS & Androide), la sezione “Riviste”.
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