Presto saranno attuate le sanzioni europee contro la Russia

Olivier Hostlet, foto della piscina tramite AP

In meno di 24 ore dovrebbero essere attuate le sanzioni europee concordate ieri sera dai leader dell’Ue contro Mosca.

Al Vertice di Bruxelles, durato diverse ore, i Capi di Stato dell’UE hanno approvato in breve tempo le conclusioni e le sanzioni predisposte dalla Commissione e dal Servizio per l’azione esterna.

In meno di mezz’ora il via libera è stato dato dai leader, che hanno voluto lanciare un messaggio di unità e solidarietà all’Ucraina. “Putin è riuscito a metterli insieme” è stato il commento feroce di un diplomatico europeo.

Cosa significano in pratica le sanzioni europee in Russia? E quanto danneggeranno l’economia russa?

Una presentazione dettagliata di alcune delle azioni più utili.

Le sanzioni prevedono:

  • Sospensione dell’esenzione dal visto per i titolari di passaporti diplomatici russi.
  • Ulteriori restrizioni all’esportazione sono imposte ai beni a duplice uso, che possono essere utilizzati per scopi commerciali e militari. Inoltre, restrizioni sugli articoli di tecnologia avanzata.
  • Proibiscono l’investimento in titoli dell’UE da parte di clienti russi, nonché il divieto di prendere in prestito e acquistare titoli di Almaz-Antey, Kamaz e altri.
  • Divieto di accettare nuovi depositi di cittadini russi nelle banche dell’UE (si applica a importi superiori a 100mila euro). Divieto di vendita di obbligazioni dell’UE ai cittadini russi.
  • Divieto di nuove quotazioni di società statali russe sulle borse dell’UE.
  • Altre due banche sono state aggiunte alla “lista nera”.
  • L’Europa ha vietato la vendita di attrezzature e tecnologie necessarie per aggiornare le raffinerie di petrolio russe agli standard Euro-6.
  • È vietato esportare, vendere, fornire o trasportare tutti gli aeromobili, parti e attrezzature di aeromobili in Russia e tutti i relativi servizi di riparazione, manutenzione e finanziari.

Le misure hanno lo scopo di mettere in ginocchio l’economia russa in tutti i settori, dalle automobili e dal trasporto marittimo all’aerospazio e alla difesa. E, naturalmente, le sanzioni sono in pieno coordinamento con le maggiori potenze del pianeta, Stati Uniti, Regno Unito, Giappone.

L’elenco delle sanzioni include anche tutti gli altri membri della Duma russa, i membri del Consiglio di sicurezza nazionale russo e i bielorussi che hanno contribuito all’invasione dell’Ucraina.

Nel frattempo, ieri circolavano forti voci secondo cui diversi paesi, tra cui Cipro e l’Italia, stanno “bloccando” l’esclusione della Russia dal sistema interbancario di Swift. Le dichiarazioni di altri leader al vertice hanno ribadito che il “blocco” non è mai entrato in vigore. Alla maggior parte degli europei piace tenere questa carta importante come un asso per il prossimo passo. Dopotutto, una decisione così importante richiede un coordinamento anche con attori extra-UE.

Lance Norris

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