Salvatore Mancuso ha partecipato a un’udienza virtuale prima di JEP.
Foto: El Espectador – Óscar Pérez
Il comandante paramilitare estradato Salvatore Mancuso, recentemente nominato responsabile della pace dal governo Gustavo Petro, deve ancora determinare il suo status di immigrato negli Stati Uniti. Inoltre, non è chiaro se voglia tornare in Colombia o gli sia permesso di andare in Italia, come aveva anche previsto.
Questa questione diventa rilevante in un momento in cui deve essere determinato il ruolo che svolgerà come responsabile della pace nel cosiddetto totale di pace di Petro e se tale nomina implichi o meno il suo ritorno in Colombia.
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L’ex comandante dell’estinto gruppo di autodifesa, infatti, dopo aver scontato una pena per traffico di stupefacenti per il quale è stato estradato negli Stati Uniti nel 2008, è stato lasciato in una sorta di limbo, perché in Colombia, ha raccontato, la sua incolumità non poteva essere garantita e non era autorizzato a recarsi in Italia, Paese con cui aveva legami.
Ciò lo ha portato a cercare una qualche forma di protezione dalle autorità per l’immigrazione degli Stati Uniti, secondo una dichiarazione delle Nazioni Unite, ma l’appello non è stato risolto.
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Fonti vicine all’ex paramilitare estradato confermano che questi gli ha chiesto di non essere inviato in Colombia per motivi di sicurezza, ma questo scenario potrebbe cambiare con la decisione del governo Petro di nominarlo responsabile della pace.
Queste fonti, infatti, hanno aggiunto di essere in attesa della piena deliberazione dell’incarico per sapere a quali condizioni verranno fatti questi sforzi per raggiungere la pace totale e fino a che punto l’Esecutivo aprirà la porta a qualche tipo di trattativa con il settore che Mancuso rappresenta.
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Per ora, come conferma questo quotidiano, Mancuso rimane presso lo Stewart Detention Center, situato a Lumpkim (Georgia), in attesa – insieme al suo avvocato – che le autorità statunitensi definiscano il suo status di immigrato.
Mancuso attende una decisione dalle autorità statunitensi per l’immigrazione. C’è anche una mancanza di risoluzione che lo mette in totale pace.
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