Mafia in Italia: la polizia arresta il boss di Cosa Nostra

Dopo 30 anni di latitanza, il leader della mafia siciliana Matteo Messina Denaro viene catturato dalla polizia a Palermo. Si dice che sia responsabile di dozzine di omicidi.

16/01/2023 | 01:29 min


La polizia italiana ha arrestato il mafioso più ricercato del paese. Matteo Messina Denaro, capo di Cosa Nostra siciliana, è stato arrestato lunedì dalle forze speciali, secondo quanto riferito dai Carabinieri.

Messina Denaro è latitante da tre decenni. I cacciatori di mafia lo hanno beccato in una clinica privata a Palermo, dove voleva essere curato. Il mafioso, nascostosi nel 1993, è considerato un successore degli storici “padrini” Bernardo Provenzano e “Totò” Riina, morti in carcere nel 2016 e nel 2017.

Il premier italiano Giorgia Meloni ha parlato di “un enorme successo per il Paese, che dimostra di non essere mai stato sconfitto dalla mafia”.

Anche il vicepremier italiano Matteo Salvini ha confermato gli arresti. Denaro “Superboss” è stato arrestato, ha scritto Salvini sul servizio di messaggeria WhatsApp. E’ rimasto “profondamente commosso” e ha ringraziato “le donne e gli uomini dello Stato che non si sono mai arresi e hanno fatto rispettare la regola che prima o poi anche i più grandi criminali vengono colti in fuga”.

Messina Denaro è stato condannato in contumacia all’ergastolo per diversi omicidi. È accreditato di essere coinvolto negli attentati mortali del 1992 dei cacciatori di mafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Denaro è al primo posto nella lista dei criminali più ricercati del ministero dell’Interno italiano. Dall’inizio del millennio, gli investigatori hanno cercato di isolare l’uomo di 60 anni con l’aiuto di arresti di quartiere e sequestri. Questa strategia ora ha funzionato.

Nel 2015 gli investigatori hanno scoperto, tra l’altro, che Denaro, nato vicino a Trapani, nella Sicilia occidentale, non aveva mezzi di comunicazione moderni per non lasciare traccia. Invece, usa il vecchio metodo mafioso dei “pizzini” – messaggi codificati su minuscoli pezzi di carta – per istruire i suoi uomini. Le uniche foto finora conosciute del fuggitivo risalgono ai primi anni ’90.

Jackson Cobbett

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