L’Italia valuta la messa al bando dei movimenti neofascisti dopo gli attentati di sabato

L’Italia sta valutando la messa al bando del movimento neofascista.

La questione arriva dopo il caos scoppiato sabato notte a Roma con l’attentato a un ospedale e a una delle sedi della Cgil, la più grande del Paese, da parte di un gruppo di manifestanti di estrema destra in una cosiddetta protesta, a teoria, contro gli obblighi del passaporto sanitario per il coronavirus. .

“Tutte le formazioni con identità fascista devono essere sciolte. E’ ora di dirlo chiaramente”, ha detto il leader della Cgil Maurizio Landini davanti alle centinaia di persone raccolte davanti al portone della sede intonando l’inno partigiano “Bella ciao”.

Circa 10.000 manifestanti, tra cui molti militanti del movimento neofascista Forza Nuova, hanno sfilato per il centro della capitale, scandendo insulti contro il governo di unità nazionale di Mario Draghi e contro la stampa.

Negli scontri sono rimasti feriti 38 agenti di polizia e sono stati arrestati dodici manifestanti, tra cui il leader nazionale di Forza Nuova, Giuliano Castellino.

Inoltre, una trentina di manifestanti ha circondato i servizi di emergenza dell’ospedale Umberto I e ferito quattro persone, tra cui due infermieri, uno con una bottiglia colpita alla testa, e due agenti di sicurezza.

Rabbia e condanna, anche dell’estrema destra

Queste azioni hanno suscitato indignazione e condanna della politica italiana, come hanno sottolineato molti esperti, ci ricordano il passato.

L’Italia partecipò alla fondazione del Fascismo di Benito Mussolini un secolo fa, nel 1919, un movimento che mosse i primi passi vessando i sindacalisti e, salito al potere nel 1922, fece precipitare il Paese nella catastrofe della seconda guerra mondiale.

Landini, spalleggiato da centinaia di correligionari, ha assicurato che ieri sera è stato un “attacco alla democrazia” e una “violazione della Costituzione repubblicana” sorti dopo la caduta del regime e che di fatto vietava il riordino nelle sue disposizioni finali “di qualsiasi tipo” del Partito Fascista.

Ha quindi indetto una manifestazione nazionale sabato prossimo con lo slogan “Mai più fascismo”.

La sua proposta di bandire tali organizzazioni, che ora cavalcano il malcontento per la pandemia, come fecero allora a causa dei disagi della prima guerra mondiale, è stata appoggiata da alcuni politici della sinistra italiana.

La critica è arrivata anche dall’estrema destra, che ha però chiarito la sua intesa con chi ha manifestato pacificamente contro i passaporti sanitari.

Il presidente della Lega, Matteo Salvini, un partner nominato nel governo di coalizione di Draghi, ha criticato l’attacco ma ha sostenuto “i lavoratori che difendono pacificamente i loro diritti e libertà”, poiché non era d’accordo con gli obblighi del certificato. .

Intanto Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia di destra, unica opposizione al governo, è stata definita la “criminale” di chi ha seminato il caos a Roma.

Lance Norris

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