L’Italia tassa le società energetiche

egli è “Possibile” aumentare il livello di tassazione delle società energetiche e reindirizzare parte di queste entrate verso misure mirate “per attutire l’impatto dell’aumento dei prezzi sui consumatori”, ha affermato, il 14 marzo, il Segretario Generale dell’OCSE.

“Incoraggiamo il governo a riflettere [cela] sul serio”, sui vantaggi, ha aggiunto Mathias Cormann, al forum economico di Madrid.

Al di là di queste misure a breve termine, quest’ultimo lo ritiene ancora necessario“accelerare” Sforzi per “garantire la sicurezza dell’offerta” energia, soprattutto nell’UE, che dipende fortemente dal gas e dal petrolio russi. “Questo è chiaramente un problema strutturale”, ha insistito.

10% di profitto extra

Dalle parole ai fatti, il 18 marzo l’Italia ha annunciato che tasserà gli extraprofitti che le aziende del settore energetico stanno facendo grazie all’impennata dei prezzi dovuta alla guerra in Ucraina, per alleggerire i costi per famiglie e imprese.

“Tassiamo una quota dei profitti straordinari che i produttori realizzano grazie all’aumento dei costi delle materie prime e ridistribuiamo questo denaro alle aziende e alle famiglie che sono in grave difficoltà”, ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi durante l’incontro. conferenza.

Il ministro dell’Economia e delle Finanze italiano Daniele Franco ha stabilito che l’imposta sarebbe stata il 10% degli utili aggiuntivi guadagnati, senza fornire ulteriori dettagli per il momento. Una fonte governativa ha detto all’AFP che la tassa riguarderebbe i profitti aggiuntivi realizzati negli ultimi sei mesi, confrontandoli con i profitti dello stesso periodo dell’anno scorso.

Il denaro raccolto aiuterà a finanziare un pacchetto di 4,4 miliardi di euro di misure per mitigare l’impennata dei prezzi dell’energia, spiega Mario Draghi, aggiungendo ai 16 miliardi di euro spesi negli ultimi sei mesi. Le misure di sgravio saranno finanziate anche da entrate fiscali aggiuntive generate dall’aumento dei prezzi dell’energia e non richiederanno nuovi prestiti, secondo fonti governative.

Tra le nuove misure italiane decise in questo periodo “alta volatilità”, è una riduzione della tassa sul carburante, per ridurre il prezzo alla pompa di 25 centesimi di euro al litro per un mese. Il governo congelerà anche le bollette energetiche, applicando i prezzi della scorsa estate, ad altri 1,2 milioni di famiglie, portando il numero totale di famiglie colpite a 5,2 milioni.

(con AFP)