L’Italia, ancora una volta, è sprofondata nell’incertezza

Dopo le dimissioni di Conte e lo scioglimento della coalizione Lega/M5S, la classe politica italiana è entrata in una fase di intense trattative.

Riuscirà Matteo Salvini ad assumere l’amministratore delegato italiano?

© ALBERTO PIZZOLI / AFP





Tramite Quentin Raverdy, A Roma


“Qui disturbo l’esperienza del governo”: dopo meno di un’ora di interventi di martedì davanti al Senato, Giuseppe Conte ha rinunciato. Il presidente del Consiglio ha annunciato le sue dimissioni, dando voce alla coalizione di governo hallali tra Lega (estrema destra) e Movimento 5 stelle (antisistema), dopo meno di quindici tempestosi mesi di governo. Una notizia che ha fatto precipitare l’Italia in una nuova fase di anticipazione e speculazione. Il futuro politico del Paese è ora nelle mani di un uomo di 78 anni, erede della democrazia cristiana: il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Il Capo dello Stato avvierà, a partire da mercoledì, una serie di colloqui con i rappresentanti dei vari partiti politici della penisola italiana. Da questa intervista potrebbero emergere tre scenari, affermano i media italiani. La prima opzione: indire elezioni anticipate. Il voto potrebbe tenersi verso la fine di ottobre e Matteo Salvini e la Liga sono attualmente i grandi favoriti, ricordano i sondaggi. Il secondo scenario consisterebbe nella formazione di un governo di transizione – composizione per ora difficile da prevedere – che gestirà gli affari di Stato fino alle elezioni (nella primavera del 2020, sostengono alcuni analisti) e affronterà la legge finanziaria 2020 in autunno per evitare un aumento dell’Iva dal 1 gennaio, che colmerebbe un buco di 23 miliardi nella Tesoreria dello Stato, ma peserebbe sull’economia transalpina.

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Spettro di recessione

L’ultima ipotesi, lanciata con sorpresa di tutti dall’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi. L’ex leader del Pd (centro sinistra) propone la formazione di un governo “legislativo”: una nuova maggioranza costruita attorno alla sua famiglia politica e al Movimento 5 Stelle. Un piano che non è una novità per gli italiani. Si prevedeva che nella primavera del 2018, dopo la massiccia vittoria del M5S alle elezioni legislative, il riavvicinamento in quel momento fosse impedito da… Matteo Renzi. Ma i tempi sono seri, la previsione e la minaccia dell’ex sindaco di Firenze sono duplici: Salvini è solo a capo dell’esecutivo e la recessione minaccia l’Italia.

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L’impalcatura di questa alleanza si sta rivelando complicata, ritiene Lorenzo Castellani, professore di scienze politiche all’Università Luiss di Roma. “Per il M5S sarà difficile formare una coalizione con il Pd che da mesi sostiene e che molti dei suoi elettori considerano un partito affermato. “A parte l’imperativa gestione del budget autunnale, è anche difficile concordare un programma chiaro, prosegue il politologo: “Ci sono molte differenze nelle politiche economiche e strutturali delle due formazioni. E il tempo sta finendo. Inoltre, l’impopolarità, persino il fallimento di questo esecutivo “giallorosso” farà crescere senza dubbio le voci pro-Salvini.

Lotta interna

Da parte del Pd, l’ombra di una lotta interna al partito incombe sul progetto di coalizione di governo avviato da Matteo Renzi. Pur bloccando Matteo Salvini, l’ex sindaco di Firenze vuole anche evitare a tutti i costi di tornare presto alle urne. Infatti, se ora può contare sull’appoggio di una maggioranza di deputati e senatori del Pd – che vengono eletti sotto la sua segreteria – la situazione potrebbe diventare grave in caso di votazione. Il nuovo boss della formazione di centrosinistra, Nicola Zingaretti, irritato dalla prospettiva di un governo sotto l’influenza di Renzist, si è detto per ora pronto a esaminare le prospettive di un esecutivo con il M5S (in condizione), ma non “non ha governato”. votare in autunno. L’opportunità per lui di “mettere in lista uomini e donne sicuri di sé”, ha sottolineato Lorenzo Castellani.

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Per ora, non sembra esserci uno scenario che tenga premuto il cavo. Pertanto, dovremo aspettare ancora qualche giorno per vedere seL’improbabile scommessa politica di Matteo Salvini, lanciata nel cuore dell’estate, andrà a buon fine o se il Milan sarà retrocesso sulla panchina dell’opposizione. È stato un errore di calcolo, come si erano sentiti alcuni membri della Lega negli ultimi giorni? “È troppo presto per dirlo. Ha provato il gioco del poker. È ancora in grado di avere successo e ottenere elezioni anticipate”, ha affermato il politologo dell’Università Luiss. E Lorenzo Castellani ha sottolineato: “Per ora ha fatto di tutto. Adesso le carte sono in mano a M5S, PD e soprattutto Sergio Mattarella. “

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Lance Norris

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