L’ambasciatore italiano mette in luce i “legami” che uniscono il suo Paese ad Alicante: Tabarca | Cultura e spettacolo

L’ambasciatore d’Italia in Spagna, Riccardo Guariglia, ha messo in evidenza il “vincolo di simpatia” che unisce il suo Paese alla provincia di Alicante: l’isola di Tabarca, dove ricorda che diversi secoli fa arrivarono i discendenti dei genovesi e dove molti cognomi di origine italiana.

L’Ambasciatore ha rilasciato questa dichiarazione ai giornalisti dopo aver partecipato a Madrid alla presentazione della mostra ‘Etruschi. L’alba di Roma, che con 150 opere originali italiane sarà esposta al Museo Archeologico Provinciale di Alicante (MARQ) tra agosto e dicembre 2021.

Guariglia ricorda che “Alicante ha legami storici con l’Italia” e spiega che “l’importante mostra” sull’Etruria è la “fondazione” per “il nuovo ponte che unisce Italia e Spagna nel settore culturale”.

L’ambasciatore, che ha visitato la città di Alicante lo scorso aprile e ha incontrato il suo sindaco, Luis Barcala, ha spiegato che l’isola di Tabarca “è un luogo di lingua italiana a causa della sua storia”.

Ha dimostrato la sua profonda conoscenza della cosiddetta Isla Plana de Tabarca commentando che l’unica presenza abitata dell’isola nella Comunità Valenciana si trova in un piccolo paese italiano in provincia di Pegli, a Genova.

Da lì provenivano alcuni pescatori di scogliera che si stabilirono nell’isola africana di Tabarka che si trova tra la Tunisia e l’Algeria, da lì eventi politici fecero spostare la presenza italiana prima in Sardegna, poi nell’isola di Plana di fronte al promontorio. da Santa Pola, che fu ribattezzata Nueva Tabarca.

“Questo è un grande legame che unisce Alicante alla costa italiana”, ha detto Guariglia, che ha partecipato alla presentazione degli ‘Etruscos. Dawn Roma’ presso la sede di Madrid ‘Istituto Italiano di Cultura’ insieme alla vicepresidente del Consiglio Provinciale di Alicante (di cui fa affidamento MARQ), Julia Parra; la curatrice, Giuseppina Carlotta Cianferoni; Direttore del MARQ e curatore di ‘Huellas etruscas en Alicante’, Manuel H. Olcina; e direttore della Fondazione MARQ, José Alberto Cortés.

Lance Norris

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