Italia: Meloni gioca a pacificazione a Bruxelles

Ieri il nuovo premier italiano di destra, Giorgia Meloni, ha scelto un tono pacato con i leader dell’Unione europea.

Tono costruttivo e lontano dalle polemiche: per la sua prima visita a Bruxelles, il nuovo premier di destra Giorgia Meloni ha scelto ieri un tono pacato con i vertici Ue, insistendo su scambi “positivi” e rimanendo misurato su punti chiave come l’immigrazione.

“Sono contento del clima che ho trovato a Bruxelles”, ha detto il 45enne leader sovrano, dopo i successivi incontri con Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, Ursula von der Leyen, presidente della Commissione, e Charles Michel , Presidente del Consiglio.

“Da un punto di vista personale, umano, c’è stato uno scambio molto onesto e molto positivo”, ha aggiunto la prima donna capo di governo in Italia, che guida il governo di estrema destra dal dopoguerra.

L’uomo che guida la terza economia dell’Eurozona si è mostrato deciso a concentrarsi sul delicato tema dell’impennata dei prezzi dell’energia, una lotta avviata dal suo predecessore Mario Draghi che chiedeva una soluzione al Ventisette e puniva l’individualismo. l’approccio adottato da Berlino.

punti di convergenza

Affermando di aver “presentato il punto di vista italiano”, ha insistito sulla necessità di “fornire una soluzione europea il più rapidamente possibile”, difendendo l’idea di limitare i prezzi del gas.

Anche la vostra pacificatrice, Ursula von der Leyen, ha accennato, in un tweet, al “segnale forte” che questa visita stava inviando. “È stata una buona occasione per discutere di temi importanti”, ha aggiunto, riferendosi in particolare all’Ucraina, all’energia e alle questioni dei migranti.

Il suo faccia a faccia con la signora von der Leyen era molto atteso dopo le proteste suscitate in Italia da una dichiarazione del presidente della Commissione, che aveva messo in guardia prima delle elezioni nella penisola sulle conseguenze che l’Italia avrebbe dovuto subire se deviava dai principi democratici.

In segno di prudenza da entrambe le parti, non si è tenuta alcuna dichiarazione congiunta al termine dei tre seguitissimi incontri, sullo sfondo di una crisi energetica che sta mettendo a dura prova la resistenza dell”Unione’.

Ma i partecipanti hanno cercato di evidenziare i punti di convergenza. “Siamo completamente allineati con l’Ucraina”, ha detto Roberta Metsola dopo l’incontro. “Continueremo a essere fermi nelle nostre sanzioni. E siamo uniti nel riaffermare il nostro sostegno all’Ucraina”.

Jacqueline Andrus

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