Insigne ha schiaffeggiato Toronto. Seguirà la “Rivoluzione italiana”?

Lorenzo Insigne ha davvero segnato un nuovo passo nella carriera. Il 30enne ala del Napoli è pronto a firmare un lucroso contratto con il Toronto FC per i prossimi cinque anni e mezzo questa settimana, al quale ha dato un informale sì all’ingresso in squadra quest’estate. Ha lasciato il Napoli da svincolato.

Questo fu l’inizio della seconda ondata della Rivoluzione italiana a Toronto, che vanta una grande diaspora originaria della penisola appenninica.

La prima ondata è stata avviata da Sebastian Giovinco, che improvvisamente ha lasciato l’Italia all’età di meno di 28 anni e subito alla sua prima stagione in Major League Soccer nel 2015 è diventato il miglior giocatore della competizione (Most Valuable Player). Ha finalmente detto addio a Toronto dopo quattro stagioni con un record di 68 gol in 114 partenze e uno status di culto incrollabile.

Giovinco era pazzo della capitale canadese quando vi ha conquistato un titolo (2017), ma da allora TFC è molto preoccupato. Già nell’ultima stagione di Giovinco (2018), nono, sono finiti in conference 14 punti dai playoff, e l’anno scorso non ha nemmeno raggiunto una media di un punto a partita.

Pertanto, a novembre, il club ha reclutato l’ex allenatore della nazionale Bob Bradley, che nel ruolo combinato di allenatore e direttore sportivo ha iniziato a ricostruire lo staff. Toronto ha salutato uno dei tre giocatori “designati” (giocatori designati) Jozy Altidor, che sarà sostituito da Lorenzo Insigne, e ha attivamente venduto Yeferson Soteld.million in bonus.

A Toronto, Insigne farà squadra con l’MVP 2020 Alejandro Pozuel, e in teoria i suoi connazionali potrebbero unirsi a lui. Si è scritto di Domenice Criscit, colonna portante dell’estremo 35enne, ma anche del ritorno di Giovinco dopo la sua cessazione in Arabia Saudita. C’è anche un’altra grossa pecca nel gioco: un altro rappresentante italiano Andrea Belotti, da tempo attratto dalle principali squadre europee. Interesse anche da parte di Insigne dell’Inter o del Tottenham.

Diversi membri della nazionale italiana e vincitori di Euro lo scorso anno saluteranno il Napoli come capitano e proprietario del quarto numero più alto di titolari nella storia del club (attualmente 412).

Lance Norris

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