“Inexorable”, un thriller sensuale ed elegante di Fabrice Du Welz

Dal momento che opprimono e di grande successo calvario nel 2005 Fabrice du Welz ha continuato a scavare nella trama originale e profondamente personale. Diciassette anni e sei lungometraggi dopo, per questo ha firmato inevitabile. La storia di Marcel Bellmer, scrittore, interpretato da Benoît Poelvoorde, non ispirato dal romanzo bestseller, che si stabilisce nella casa del suocero, famoso editore morto, con l’amica interpretata da Mélanie Doutey e la figlia. Ma questa immagine borghese apparentemente armoniosa sta per deteriorarsi, attraverso una giovane donna distaccata dal passato sconosciuto che si inviterà e occuperà più spazio in casa.

Nel ruolo di Gloria, la giovane Alba Gaïa Bellugi è una vera rivelazione, ma tutti gli attori sono eccellenti, come Benoît Poelvoorde, che si spoglia completamente nudo e sta ancora esplorando nuovi aspetti nella sua recitazione, al punto da impressionare ancora il suo connazionale e direttore. , Fabrice Du Welz: “Benoît mi ha affascinato, mi ha incoraggiato, è un genio, e io soppeso le mie parole, non molto. È la creatura più straordinaria che abbia mai incontrato in vita mia. I suoi momenti di oscurità e luce intensa, lo è davvero Abbiamo entrambi energia molto forte, e sul set qualcosa si annulla a vicenda, il che lo rende esso stesso una calamita, e quando vado alla fine della scena con Benot, ho sempre l’impressione di lottare contro me stesso, Benot è come una grossa bestia devi domare.”

Attore esterno inevitabile vola anche grazie alla sua atmosfera, soprattutto visiva, con immagini stratificate che si ritiene siano emerse dagli anni ’70, e il presunto tributo degli spettatori Du Welz a “giallo”, un italiano fantasticamente colorato, reso popolare ai suoi tempi da Dario Argentina.

Continuiamo con la commedia, la cui uscita è stata accelerata pochi giorni prima del primo turno delle elezioni presidenziali, Lo stesso tempo, una nuova creazione dell’ex duo Groland Gustave Kervern e Benoît Délépine. E capirai, un film con riferimenti molto politici. O il sindaco senza scrupoli di destra, il “centro disinibito” per la precisione, l’omofobo, redneck, grasso e misogino Jonathan Cohen, che cerca di convincere il suo avversario ambientalista, Vincent Macaigne, l’idealista Droopy in pipa e pantaloni di velluto, a votare a suo favore grande parco divertimenti.

E con una combinazione di circostanze che non riveleremo qui, i due si ritrovano completamente incollati l’uno all’altro dopo l’acrobazia femminista del commando. Tutte le tendenze del tempo, dunque, qui passano attraverso le caricature e gli squittii dei dirigenti, di cui parlava Jonathan Cohen martedì 5 aprile a France Inter. “È anche un cinema molto audace, sono molto fiduciosi in quello che stanno facendo. Niente è predeterminato, vedono le cose, guardano le persone, mettono giù le telecamere e poi andiamo (…) È incredibile fare film come loro perché si prendono il tempo per guardare e guardare. E questo è molto raro nella nostra professione”.

E se il primo tempo Lo stesso tempo molto divertente con battute irresistibili di Jonathan Cohen per l’esattezza, e umorismo da burlesque e da scolaretta alla maniera di Farelly Brothers, purtroppo il film esaurisce le energie dopo, non so dove andare, ma è comunque un ottimo intrattenimento.

Infine, altri due veloci consigli tra le novità di questa settimana, primo il nuovo film del giapponese Ryusuke Hamaguchi, Storie di casualità e altre fantasie, tre storie e tre brani femminili. Ryusuke Hamaguchi ha Premio Oscar per il miglior film in lingua straniera per eccezionale Guida la mia autoe in un genere completamente diverso, Lezione sui cattivi, nuovo film d’animazione dello studio Dreamworks diretto dal francese Pierre Perifel.

Jacqueline Andrus

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