Bce acquista nuovi prestiti italiani al 100% ad aprile e maggio: una provocazione per Berlino?

La Banca centrale europea (Bce) ha acquistato tutti i nuovi prestiti emessi dall’Italia ad aprile e maggio, ma questi sforzi straordinari hanno a malapena stabilizzato i costi di finanziamento di Roma, secondo i dati pubblicati dall’agenzia martedì.

La BCE ha acquistato titoli di Stato italiani per un valore di 51,1 miliardi di euro negli ultimi due mesi, un importo che si confronta con un’offerta netta di 49 miliardi di titoli secondo i calcoli degli analisti di UniCredit.

La BCE sospende le sue regole interne di fronte alle emergenze

Il rendimento del titolo decennale italiano è sceso di appena quattro punti base nel periodo, tornando a 1,491% venerdì.

Le statistiche della Bce mostrano anche che ha frenato le proprie regole interne di fronte all’emergenza creata dalla pandemia di coronavirus, acquistando più titoli italiani di quanto le regole di distribuzione consentano in base alla popolazione e al peso economico di ciascun Paese.

Petrolio bruciato nel conflitto tra Bce e Bundesbank

Questa differenza può essere criticata dalla Germania, la cui quota di acquisti è inferiore alla quota, mentre la decisione della Corte costituzionale tedesca sul programma di quantitative easing della BCE è già fonte di tensione con la Bundesbank.

La BCE e la Banca d’Italia hanno acquistato obbligazioni italiane per un valore di 37,4 miliardi di euro nell’ambito del Pandemic Emergency Purchase Program (PEPP), ovvero il 21,6% degli acquisti totali in aprile-maggio, mentre la quota teorica dell’Italia era solo del 17%.

Il divario è ancora più ampio per le operazioni svolte nell’ambito del Public Sector Purchasing Program (PSPP), con il 26,5% di acquisti per l’Italia e solo il 13,9% per la Germania secondo un conteggio Reuters.