Anche al più grande paese dell’UE non piace vietare i motori a combustione interna. Pertanto, il voto finale potrebbe non essere una mera formalità – Autobible.cz

Quando i legislatori hanno approvato una proposta a metà febbraio per vietare effettivamente le vendite di auto con motore a combustione entro il 2035, è stato visto come l’ultimo chiodo nella bara della tecnologia. Ma in effetti, è necessario un altro voto finale. Il Consiglio dell’UE è incaricato di questo, che dovrebbe essere solo una formalità. Ma come ha scritto Automotive News, questa potrebbe non essere una formalità completa, perché anche i più grandi paesi dell’UE respingono ancora la proposta. Vale a dire, per quanto riguarda la Germania e l’Italia.

L’opposizione italiana è considerata permanente, e lo si è visto anche nel voto parlamentare di febbraio, quando 41 dei 68 parlamentari italiani presenti hanno votato contro. Nel caso della Germania, la maggioranza dei legislatori ha sostenuto il divieto, ma i risultati sono stati scarsi. A febbraio, 45 parlamentari tedeschi hanno votato a favore e 46 contrari.

Secondo Automotive News, i due paesi ora minacciano di bloccare i negoziati finali sul divieto di vendita di motori a combustione interna. Mentre l’Italia respingeva definitivamente la proposta, la Germania tentava ancora all’ultimo minuto di spingere per un’eccezione, secondo la quale le vendite di motori a combustione interna alimentati a benzina sintetica erano possibili anche nella seconda metà degli anni ’30. Anche la Polonia e l’Ungheria si unirono al gruppo che si opponeva al divieto.

Leggi anche:

Il Parlamento europeo ha piantato l’ultimo chiodo nella bara del motore a combustione interna. Anche i legislatori cechi lo hanno aiutato nella votazione finale

Automotive News ci ricorda che le differenze di opinione espresse nelle fasi finali delle negoziazioni sono molto insolite. In circostanze normali, un voto del Consiglio dell’UE sarebbe solo un ultimo passo formale. Tuttavia, dai recenti avvenimenti emerge chiaramente che la maggior parte dell’UE non è del tutto convinta di un divieto definitivo dei motori a combustione interna. Inoltre, secondo il piano originario, i ministri dei Paesi membri avrebbero dovuto votare la proposta la prossima settimana mercoledì, ma alla fine la data è stata posticipata a venerdì.

Secondo alcuni rappresentanti degli Stati membri, il motore a combustione interna dovrebbe essere bandito, altrimenti l’obiettivo climatico sarà minacciato, mentre altri, al contrario, considerano questo passo un ottimo regalo per la Cina. L’Associazione europea dei produttori di automobili (ACEA) sottolinea che in definitiva si tratta di ridurre le emissioni, non di vietare determinate tecnologie. Ciò allude all’aumento dei prezzi delle auto e al loro deterioramento della disponibilità. Gli sconti promessi per le auto elettriche devono ancora essere visti, quindi c’è il rischio che il parco veicoli europeo inizi a invecchiare e che le auto meno ecologiche funzionino più a lungo.

Nonostante l’opposizione anche dei più grandi paesi dell’UE, è improbabile che la proposta, che è stata sostanzialmente approvata, alla fine venga respinta.

Lance Norris

"Avid organizer. Hipster-friendly bacon evangelist. Friend of animals everywhere. Entrepreneur."