È morta Virna Lisi, l’attrice italiana dall’abbagliante bellezza bionda

L’attrice italiana Virna Lisi, una splendida bellezza bionda, è morta all’età di 78 anni dopo una lunga carriera con i più grandi registi, da Roma a Parigi passando per Hollywood, e proseguita fino ai suoi ultimi giorni.

quello è suo figlio citato dai media italianiche ha dato la notizia, ha dichiarato che l’attrice era morta nel sonno in seguito ad un male incurabile.

Quasi 80 film per il grande schermo

L’italiano con il volto da Madonna che Hollywood immaginava come la nuova Marilyn, è stato diretto dai grandi, da Alberto Lattuada a Mario Monicelli, Dino Risi, Henri Verneuil, Joseph Losey.

In quasi 80 film per il grande schermo e una quarantina di film per la televisione, questa dea italiana è apparsa in molteplici sfaccettature, passando con coraggio dal ruolo di vampiro a quello di vecchia, brutta, irriconoscibile ma sempre incantevole.

Interpretazione potente ne “La Reine Margot”

Dopo circa 40 anni di carriera, è stata nominata migliore attrice a Cannes nel 1994, per la sua potente interpretazione di Caterina de Medici in La regina Margot di Patrice Chéreau, che le è valso anche il César (premio del cinema francese) come migliore attrice non protagonista.

«Con lei se ne andava una donna libera e audace, molto coraggiosa e dotata di una bellezza rara ma antidiva», ha reagito la presidente della Camera Laura Boldrini, mentre il ministro della Cultura Dario Franceschini ha lamentato la perdita della un’attrice che sapeva mantenere “stile e compostezza”.

Una commedia musicale agli albori

Nata ad Ancona, in Italia, l’8 novembre 1936, Virna Pieralisi trascorse lì i suoi primi anni prima di stabilirsi a Roma con la sua famiglia. Aveva 16 anni quando il cantante Giacomo Rondinella, amico dei suoi genitori, li convinse a farlo suonare con lui in un piccolo musical, Lente E Napoli (Armando Grottini).

Ha continuato con piccoli ruoli ingegnosi fino a quando Le donne oggi di Francesco Maselli (1956) poi dramma sul piccolo schermo. Virna è salita sul palco anche grazie a Vittorio Gassman, che l’ha presentata a Giorgio Strehler, direttore del Piccolo Teatro di Milano. Nella primavera del 1956, il regista le fece interpretare Lucile Desmoulins I giacobinidi Federico Zardi, con Serge Reggiani nel ruolo di Robespierre.

Riduci il tuo soggiorno a Hollywood

Dopo essersi sposata nell’aprile del 1960 con l’architetto romano Franco Pesci, diede priorità alla vita personale ma tornò sul set per Evasotto la direzione di Joseph Losey, all’epoca con Jeanne Moreau (1962). Tulipani neri (Chistian Jacque, 1963) e Le bambole (Dino Risi, 1964).

Chiamata a Hollywood, prese il marito e il figlio Corrado (2 anni), firmò un contratto di sette anni con la Paramount e realizzò, tra gli altri, film Come uccidere tua moglie (Richard Quine, 1965), con Jack Lemmon. Ma rifiutandosi di limitarsi al ruolo di una bionda sexy, lo minimizza Barbarelladi Roger Vadim – che sarebbe stato un enorme successo per Jane Fonda – e ruppe il suo contratto dopo soli tre anni.

Una storia d’amore lunga 53 anni

La sua carriera è continuata da Roma a Parigi, Londra o Berlino, a volte in produzioni hollywoodiane, come ad esempio L’albero di Noè (Terence Young, 1969), Barba Blu di Edward Dmytryk (1972) o addirittura Serpente (Henri Verneuil, 1972).

Vengono presi in considerazione anche i suoi film di punta Oltre il bene e il male (Liliana Cavani, 1977), Cricket (Alberto Lattuada, 1980), Sapore di Mare (Carlo ed Enrico Vanzina, 1982), Buon Natale Capodanno (Luigi Comencini, 1990)…

La sua carriera sul grande schermo si conclude con Cristina Comencini, figlia di Luigi, sotto la cui regia gira Vai dove ti porta il cuore (1996) e Miglior giorno della mia vita (2002). Ha taggato anche il piccolo schermo Balzac, film per la TV di Josée Dayan (1999) con Gérard Depardieu, Jeanne Moreau e Fanny Ardant. La morte del marito nel settembre 2013 l’ha lasciata vedova dopo una relazione d’amore durata 53 anni, circondata da suo figlio e tre nipoti.




Jacqueline Andrus

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