Filosofo italiano Gianni Vattimo È morto questo mercoledì sera nella città di Torinosecondo il giornale Repubblica. Il noto scrittore e pensatore, 87 anni, è ricoverato dal 15 agosto a Rivoli, alle porte del capoluogo piemontese.
Vattimo, nato a Torino il 4 gennaio 1936, è stato un influente pensatore, politico e insegnante italiano la cui opera di fama internazionale si è sviluppata il concetto di “pensiero debole”, una critica alla metafisica tradizionale. Fu allievo di Hans-Georg Gadamer e dal 1964 iniziò ad insegnare estetica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Torino, di cui fu preside.
Filosofo dal pensiero debole
“Fortemente influenzato da Nietzsche, Heidegger e Gadamer, ha reinterpretato il postmodernismo come una liberazione dalla metafisica totalizzante”, riferisce. Repubblica nel suo necrologio. Insieme a Pier Aldo Rovatti nel 1983 Vattimo presenta Pensiero debole.
Questo concetto viene esplorato più in profondità Oltre l’interpretazione (1995), in cui Vattimo si concentra sul ruolo dell’interpretazione nella filosofia contemporanea. Tuttavia, non ha ignorato questioni come la religione e il credo, come mostrato in credi di credere (1996), in cui propone un “cristianesimo debole” per l’era postmoderna.
Oltre alla sua brillante carriera accademica, autore La fine della modernità (1985) e Società trasparente (1989) è stato deputato al Parlamento Europeo e ha partecipato attivamente alla politica italiana ed europea. Nel suo ruolo di divulgatore filosofico, ha partecipato a programmi televisivi per la Rai ed è stato editorialista su giornali. LaStampa E Repubblica e per il settimanale L’Espresso.
Vattimo ha anche un ruolo importante nella promozione dei diritti delle persone LGBTQ+, definendosi come “omosessuali e cristiani”. “Se ho sempre cercato di non identificare completamente il mio lavoro con la mia condizione omosessuale, è perché volevo essere un filosofo, uno scrittore di idee, un politico”, ha detto in un’intervista al supplemento SOY.
Nel luglio 2014 Vattimo suscitò uno scandalo per le sue aspre critiche nei confronti di Israele per il suo ruolo nel conflitto militare con i palestinesi. In una conversazione con Radio 24 di Milano, il filosofo lo ha assicurato “Israele è uno stato nazista e fascista, peggio di Hitler” e aggiungeva: “La stampa internazionale e quella italiana piangono perché dicono che c’è stata una pioggia di missili contro Israele. Ma Hamas, quanti morti ha causato? Nessuno. I poveri non hanno armi, sono miserabili e continuano a essere in schiavitù come il resto della Palestina e “i loro missili sono come giocattoli”.
I suoi ultimi giorni
Al servizio di nefrologia di Rivoli dove era ricoverato da diverse settimane, si sono avvicendati a fargli visita gli amici di sempre, i pochi parenti rimasti, gli infermieri e il suo assistente e collega Simone Caminada. Negli ultimi tempi Vattimo non riconosceva più le persone che venivano a salutarlo, e spesso si addormentava. Il suo cuore ha smesso di battere questo mercoledì quando ha chiamato un’infermiera per passare la notte al suo fianco.
Recentemente la stampa italiana ha riferito che Vattimo sarebbe stato “sfruttato” da Caminada, la sua compagna 38enne. Vattimo, che usa una sedia a rotelle, è stato coinvolto nel caso giudiziario ma non si considera una vittima. Un tribunale di Torino ha condannato a due anni di carcere il giovane italo-brasiliano con l’accusa di aver tradito la compagna e di aver “persuaso” Vattimo a sposarlo, con l’obiettivo di preservarne l’eredità.
Il filosofo ha assistito a quasi tutte le udienze in tribunale, nonostante le sue condizioni di salute sempre più peggiorate. Giornale Paese Ha ricordato che durante uno dei processi, interrogato dal pubblico ministero, si è definito “una persona che cerca sempre di aiutare e far stare bene le persone che lo circondano”.
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